Microracconti

Nati per caso o quasi, per un concorso letterario, col vincolo delle 2.500 battute complessive. Cioè scrivere in salita. Oppure i miei racconti-cartolina.

70.  

Lavorati di lima e pialla sulle parole, per sottrazione, col contagocce, per non rompere una storia, un ritmo, un'armonia.
Questi racconti ne sono il risultato, qualunque esso sia.
 

   
     
  Novecentonovantanove
(tema "Mille iscritti", micro racconto in dieci righe)
 
     
 

Mille. Che fossero stati 999 non sarebbero bastati. No, attendevamo il mille. Il millesimo. Il Messia. Come gli antichi l’anno mille. Finirà, non finirà? Il Mondo, la Terra, la Vita. E dopo il km mille, che ne sarà delle miglia, dopo, le auto correranno ancora o avranno finito la benzina? Le Millemiglia. E dopo venti volte tanto, ci sarà il confine? E poi Mentone la bella e la Costa Azzurra a srotolare promenade, palme e i dei suoi fiori i mille odori? Mille e non più mille. E l’attesa, il conto a crescere. Ma se esiste una logica nei numeri è bizzosa, quel mille è podalico, altro che odori e profumi di riviera. Ben altri odori, il millesimo ci parla delle sue deiezioni, di lontani e putridi fetori, e poi no. Altro che milleveli, pure la carta, solo 999 strappi??? Bella sorpresa, scoprirlo tardi, vero? Beh, io mi tappo il naso e scappo. Fuori...