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Non l’hai fermato.
E’ andato. Ricordi? da bambino. Prendevi il mare nelle mani, le
univi in una conca. E lui, il mare, quello piccolo dentro le tue
mani così piccole, scappava. Tra le dita. E poi ricordi? Sì, so
che lo ricordi, nello stomaco le hai tutte vive ancora. Ogni
alba o tramonto che hai voluto vedere, e che hai portato a
vedere chi amavi? seduti, a volte dopo una lunga camminata, con
le vampe del sudore, e quel calore che sale da dentro quando il
corpo brucia. A volte dopo aver fatto l’amore. Rive di fiumi,
prati. Portoni celati, muri. Finestre aperte e il vostro letto
per volare. Non uno solo di quei viaggi del sole hai saputo
fermare, arrestare, sospendere all’infinito. Non per colpa tua.
E’ perché proprio non si può fare. Nel colore dei tuoi occhi,
che segue quello dei capelli ora. L’azzurro si fa grigio. Come
il cielo sopra Milano. |
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